Difetti

E’ possibile consultare la corrispondente scheda monografica dell’AITAL (Associazione Italiana Trattamenti superficiali Alluminio) su www.aital.net/download/schede-difetti. Di seguito illustriamo comunque i principali difetti riscontrabili.

BOLLOSITÀ SUPERFICIALE:

Difetto tipico di leghe della serie 7000 (raramente riscontrabile anche in altre leghe) che consiste in un rigonfiamento degli strati superficiali dell’ossido.

Questo difetto dipende dall’inclusione di ossidi, o altre particelle eterogenee, nelle zone corticali dell’estruso, associate a gas. Nel momento in cui il particolare subisce sbalzi termici nelle fasi di formazione e fissaggio dell’ossido, queste inclusioni tendono a migrare sulle zone più esterne, rigonfiando di conseguenza lo strato protettivo anodizzato.

Queste bollosità si trasformano in zone di indebolimento dell’ossido e se grattate con una carta abrasiva si rompono, lasciando scoperto il metallo sottostante.

Sono possibili varie soluzioni da valutare di volta in volta per minimizzare o evitare il problema ma è certo che queste “bolle” creano veri e propri crateri di dimensione variabile nel materiale base e non è sufficiente rimuovere lo strato di ossido e ritrattare i pezzi anche se adeguatamente preparati prima di rieseguire l’ossidazione anodica.

In questi casi si consiglia di cambiare materiale ed isolare le barre che hanno presentato tale criticità.

FIAMME, STRIATURE O BANDE:

Difetto non rilevabile prima dell’ossidazione anodica, a volte rintracciabili dopo decappaggio.  Dopo anodizzazione l’aspetto è caratterizzato da zone più chiare o più scure del normale.

L’origine va ricercata nella distribuzione di fasi intermetalliche indisciolte o, a volte, di particelle eterogenee nel materiale base.

Difficilmente particolari striati sono recuperabili mediante  ossidazione anodica, alcune finiture possono renderla meno evidente ma tali striature sono intrinseche nel materiale base e riguardano di solito il processo di estrusione o fusione del metallo.

SALDATURE:

Le saldature su un particolare in alluminio da trattare con ossidazione anodica sono un problema, se eseguite con accuratezza, principalmente estetico. E’ importante che vengano effettuate con la stessa lega del materiale base; in ogni caso lo stress termico che subisce la zona interessata rischia di far assumere alla saldatura in questione colorazioni diverse dal materiale base.

Si consiglia , ove possibile e necessario, di effettuare saldature TIG senza metallo di apporto.

PUNTINATURA DA CORROSIONE PRETRATTAMENTO:

L’alluminio (specialmente le leghe della serie 7000) è un materiale soggetto a ossidazione spontanea. Se dopo le lavorazioni meccaniche viene lasciato bagnato con acqua o olii di lavorazione tende a corrodersi.

A volte la corrosione è evidente e si può intervenire con tecniche di finitura adeguate prima dei trattamenti, altre volte i difetti di corrosione (che possono anche essere profondi) vengono messi in rilievo dall’ossidazione stessa, con conseguente difettosità dello strato superficiale.

Unica soluzione è disossidare i particolari, finirli superficialmente per ripristinare omogeneità nel materiale (se le tolleranze lo consentono) e successivamente ritrattare.